LA LEGALITA’ COME OPTIONAL?
INQUINARE NELL’ILLEGALITA’ FAVORITI ANCHE DALLA
MANCANZA DI CONTROLLI ..ma si chi se ne frega……..
ITALCEMENTI CEMENTIFICIO DI ISOLA DELLE FEMMINE
, IL “GIALLO” DELL’AUTORIZZAZIONE
INTEGRATA AMBIENTALE IMPOSSIBILE
L’assessorato
regionale al Territorio e Ambiente avrebbe rilasciato il Via-Vas ad
Italcementi, con la firma di un dirigente che non aveva titolo per farlo. La
denuncia del Comitato cittadino e dell’eurodeputato grillino Corrao, che ha portato la
vicenda a Bruxelles
Patania
Può uno dei più grandi cementifici siciliani operare,
per ben sei anni, con un’autorizzazione rilasciata da un dirigente regionale
che non aveva titoli per firmare l’atto? Stando a quello che si legge in un
documento del “Comitato cittadino Isola pulita”, sembrerebbe di sì. Di più:
sembra che Bruxelles, nei giorni scorsi, abbia acceso i riflettori sul
cementificio di Isola delle Femmine partendo proprio dai fatti
raccontati nel documento dal quale ha preso spunto l’europarlamentare del Movimento
5 Stelle, Ignazio Corrao, che su questa storia sta conducendo una
battaglia politica. Le carte sono state peraltro inviate a
Regione, carabinieri e magistratura.
Nella relazione del “Comitato cittadino Isola pulita” c’è
scritto che il decreto del responsabile del Servizio dell’assessorato regionale
al Territorio e Ambiente che ha rilasciato l’Autorizzazione integrale
ambientale (Aia) alla cementeria di Isola delle Femmine sarebbe nullo.
Il riferimento è al “Drs 683 del 18 luglio 2008”. Questo perché Drs –
sigla che sta per Dirigente responsabile del servizio – ha emanato
un’autorizzazione “da soggetto che non ne aveva titolo”.
Nel mirino finisce l’ingegner Vincenzo Sansone,
firmatario del provvedimento, che a quella data “non era di fatto il
dirigente responsabile del servizio Via-Vas”. Il riferimento è al
servizio dell’assessorato regionale al Territorio e Ambiente che rilascia la
Valutazione di impatto ambientale (Via) e la Valutazione ambientale strategica
(Vas). E qui c’è il primo passaggio strano di questa vicenda: il decreto del
dirigente generale che nomina Sansone dirigente del servizio Via Vas
risale al 17 dicembre 2008. Quindi quando lo stesso Sansone ha
rilasciato l’autorizzazione all’Italcementi – e cioè cinque mesi
prima – non era dirigente del servizio Via-Vas. La nomina di
Sansone, stando alle date, sarebbe addirittura a “sanatoria” del periodo
pregresso, e quindi retroattiva. In pratica, stando a quanto si legge in questo
documento, l’ingegnere Sansone viene nominato responsabile del Servizio Via-Vas
cinque mesi dopo aver rilasciato l’Autorizzazione integrale ambientale alla
cementeria di Isola delle Femmine.
Nel documento si legge che il dirigente generale dell’epoca
dell’assessorato al Territorio, Pietro Tolomeo, fa riferimento
“alla nota a sua firma, Dta n. 17818 del 29 febbraio 2008, con la quale avrebbe
affidato all’ingegnere Sansone l’incarico di responsabile del Servizio”.
Punto, questo, che viene contestato nel documento del Comitato di
Isola delle Femmine: “È persino superfluo evidenziare che l’affidamento (o
attribuzione) di un incarico dirigenziale non può avvenire con una semplice
nota, ma esclusivamente con un apposito provvedimento. Altrettanto dicasi nel
caso di proroga, in quanto, per la gerarchia degli atti amministrativi, può
avvenire con un provvedimento di pari livello della precedente attribuzione,
giammai con una nota”.
La nomina di Sansone, secondo il documento, sarebbe
irregolare “e, di conseguenza, priva di ogni efficacia
amministrativa”. E avrebbe anche violato il contratto collettivo di lavoro
dell’area della dirigenza regionale. “In ogni caso – si legge sempre nel
documento – l’ingegnere Sansone, alla data di emanazione del Drs n. 693, il 17
luglio 2008, non aveva il titolo, né il potere occorrenti a formalizzare il
provvedimento dell’Aia”.
Fine dei problemi? Non esattamente. Nel documento si parla anche
di collaudi e prescrizioni che riguarderebbero lo stesso
cementificio di Isola delle Femmine. E di obblighi. Il cementificio avrebbe
dovuto procedere “entro 24 mesi dal rilascio dell’autorizzazione (da
parte dell’assessorato al Territorio e Ambiente, ndr), alla conversione
tecnologica (revamping) dell’impianto con il completo allineamento alle
migliori tecnologie disponibili previste per il settore del cemento…”. “Tuttavia,
alla scadenza dei 24 mesi – si legge sempre nel documento – risulta che nessuna
delle autorità preposte si è premurata di adempiere agli obblighi discendenti
dalle prescrizioni di propria competenza contenute nel Drs n. 693 al fine di
rendere definitiva o meno l’autorizzazione”.
Il 9 giugno del 2011, cioè con tre anni di ritardo,
l’assessorato al Territorio e Ambiente riconoscendo che “il decreto
prevedeva condizioni e prescrizioni da attuare con scadenze
temporali…da effettuarsi entro 24 mesi dalla data di rilascio…”, teneva la
riunione di un tavolo tecnico “al fine di verificare se la società
Italcementi ha provveduto a dare corso alla attuazione delle
prescrizioni contenute nel Decreto di riferimento”.
Dalla lettura del verbale risulta che, ad eccezione della
Italcementi che dichiara di operare nel rispetto delle prescrizioni previste
dall’autorizzazione, “inspiegabilmente nessuna delle autorità competenti alle
verifiche si pronuncia nel merito” degli interventi strutturali. La discussione
viene limitata “solo ad alcuni aspetti relativi al monitoraggio delle
emissioni ed al posizionamento delle centraline di rilevamento degli
inquinanti” “Da allora ad oggi – si legge sempre nel documento – cioè a
distanza di sei anni, la situazione, come risulta agli atti, è rimasta del
tutto invariata: ai rilievi di nullità del provvedimento si somma anche la
mancanza divalidità di merito, in quanto nulla è dato a sapere circa il
rispetto di tutte le prescrizioni che avrebbero dovuto essere rispettate
dall’Italcementi nei termini di 24 mesi dalla data di emanazione
dell’autorizzazione”.
CAGGESE GIUSEPPE NATO A
TROIA 7 APRILE 1940 ASSUNTO ALLA ITALCEMENTI IL 20 OTTOBRE 1973 CON LA
QUALIFICA DI OPERAIO STIVATORE ADDETTO AL CARICO DI SACCHETTI DI CEMENTO SUI
CAMION DECEDUTO A SOLI 57 ANNI PER: “CARCINOMA POLMONARE (MICROCITOMA) CON
METASTASI PANCREATICHE” SENTENZA 6-2013 R.G.L. 1/889/07 CRON
2858 TRIBUNALE DEL LAVORO DI FOGGIA
CTU GERARDO CELA VIA PIAVE 63-71100 FOGGIA AVV FRANCESCO FORMIGLIA ANGELO TORRE VIA
ROSATI 141 FOGGIA
TULLIO MINNELLA OPERAIO DEL CEMENTIFICIO DI
MONSELICE MORTO PER TUMORE….
RANDO,
DIPENDENTE DELL'ITALCEMENTI MORTO DI CANCRO NEL 1999.
Leggi a pagina……..
DDG TOLOMEO DR PIETRO 17 DICEMBRE 2008 NOMINA ING SANSONE VINCENZO FIRMATARIO DEL DECRETO AIA ITALCEMENTI 6... by Pino Ciampolillo
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