Bertolt Brecht : “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente”



Non mi piace pensare che esiste l’ingiustizia della legge, non mi piace perché è dura da digerire, mi rendo conto che spesso e volentieri si perde traccia degli eventi perché non sono più sensazionali e solo grazie alla diretta conoscenza delle persone coinvolte verrai a sapere che quella storia non è finita così. Ma…………..



Pino Ciampolillo

lunedì 30 marzo 2015

TAR PALERMO 2005 ABUSIVISMO EDILIZIO


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IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
  Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana in sede giurisdizionale ha pronunciato la seguente
D E C I S I O N E
sul ricorso in appello n. 866/00 proposto da
ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI PALERMO, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall’avv. Sergio Agrifoglio, elettivamente domiciliata in Palermo, via Brunetto Latini n. 34, presso lo studio dello stesso;
c o n t r o
l’ASSESSORATO REGIONALE BENI CULTURALI E AMBIENTALI E P. I., in persona dell’Assessore pro tempore, rappresentato e difeso dall’Avvocatura distrettuale dello Stato di Palermo, presso i cui uffici in via A. De Gasperi n. 81 è per legge domiciliato;
e nei confronti
del COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE, in persona del sindaco pro tempore, non costituito in giudizio;
per l'annullamento
della sentenza del T.A.R. per la Sicilia - sede di Palermo (sez. I) - n. 778/1999 del 15 aprile 1999.
  Visto il ricorso con i relativi allegati;
  Visto l'atto di costituzione in giudizio dell’Avvocatura dello Stato per l’Assessorato appellato;
Viste le memorie prodotte dalle parti a sostegno delle rispettive difese;
  Visti gli atti tutti della causa;
  Relatore il Consigliere Filippo Salvia;
  Uditi alla pubblica udienza dell’8 giugno 2005 l’avv. S. Agrifoglio per l’Associazione appellante e l’avv. dello Stato Pollara per l’Assessorato appellato;
  Ritenuto in fatto e considerato in diritto quanto segue:
F A T T O e D I R I T T O
Con la sentenza in epigrafe il TAR ha respinto il ricorso dell’Associazione industriali della Provincia di Palermo per l’annulla-mento del D.A. del 30.1.1998 relativo all’imposizione di un vincolo paesaggistico nel Comune di Isola delle Femmine. L’appellante, ribadendo le censure svolte in primo grado, sostiene la illegittimità del relativo provvedimento per violazione della legge, in quanto mirato non solo alla tutela di interessi paesaggistici - così come richiede la legge n. 1497/1939 - ma anche faunistici, culturali, e di altro tipo; nonché per eccesso di potere sotto diversi profili. La tesi fondamentale dell’appellante è essenzialmente questa: che il territorio di Isola delle Femmine, per effetto di talune destinazioni urbanistiche incompatibili (industriali e ad infrastrutture), nonché del diffuso fenomeno dell’abusivismo edilizio perpetrato negli anni, non avrebbe più le caratteristiche di bene ambientale da proteggere. Di qui la irragionevolezza del vincolo, anche in relazione al diverso regime urbanistico-paesaggistico del vicino Comune di Carini. L’appellante cerca di supportare la sua tesi, con una analisi impietosa dei danni prodotti negli anni al territorio di Isola delle Femmine da una disinvolta attività edilizia, non accompagnata da adeguati controlli.
Questo Consiglio - pur condividendo in gran parte l’analisi dell’appellante - ritiene tuttavia che ciò non sia sufficiente per annullare un vincolo (a contenuto altamente tecnico), riguardante un territorio che, nonostante i danni subiti, rimane fortunatamente di notevole pregio ambientale non solo sotto il profilo panoramico (facilmente apprezzabile anche dal non addetto ai lavori), ma anche per talune caratteristiche intrinseche del territorio stesso. A quest’ultimo riguardo è da sottolineare che le motivazioni espresse dall’Amministrazione dei beni culturali a supporto del vincolo, non appaiono affatto irragionevoli. Ne consegue che l’eventuale sindacato sulle stesse da parte del giudice amministrativo (con la possibile sostituzione della determinazione dell’amministrazione con quella del giudice ) invaderebbe il merito.
Sussistono tuttavia giusti motivi per la compensazione delle spese.
P. Q. M.
Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana in sede giurisdizionale, definitivamente pronunciando sull’appello in epigrafe, lo respinge.
Spese compensate.
Ordina che la presente decisione sia eseguita dall’autorità amministrativa.
  Così deciso in Palermo, l’8 giugno 2005 dal Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana, in sede giurisdizionale, in camera di consiglio, con l'intervento dei signori: Riccardo Virgilio, Presidente, Pier Giorgio Trovato, Giorgio Giaccardi, Antonino Corsaro, Filippo Salvia, estensore, Componenti.
F.to: Riccardo Virgilio, Presidente
F.to: Filippo Salvia, Estensore
F.to: Loredana Lopez, Segretario
Depositata in segreteria
il 12 agosto 2005

A CURA DEL COMITATO CITTADINO ISOLA PULITA DI ISOLA DELLE FEMMINE


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