ITALCEMENTI INQUINAMENTO A CAPACI ED
ISOLA DELLE FEMMINE, DALLA SICILIA NESSUNA RISPOSTA
“A tre mesi dall’apertura di
indagini da parte della Commissione Europea sul caso delle centraline di
monitoraggio sulla qualità dell’aria a Capaci ed Isola delle Femmine, la
Sicilia rischia la procedura di infrazione”. A darne notizia sono i portavoce
del Movimento 5 Stelle l’eurodeputato Ignazio Corrao, la deputata Claudia
Mannino ed il presidente della Commissione Ambiente all’Ars Giampiero
Trizzino. “Mentre la Commissione Europea ribadisce l’avvio di indagine
formale dopo le reiterate denunce – confermano i portavoce M5S
- in Sicilia pare proprio non si muova foglia, anzi i tempi della
burocrazia ostacolano, forse artatamente, la possibilità che i cittadini
possano conoscere i livelli di agenti inquinanti che i due impianti rilasciano
nell’aria. La politica regionale ovviamente ha un ruolo ben preciso nella
vicenda, infatti mentre continua il valzer di dirigenti e responsabilità
dell’Arta Sicilia, ci avviamo ad una nuova procedura di infrazione da parte
dell’Europa”.
“La centralina a Isola delle
Femmine – dichiarano Corrao, Mannino e Trizzino – risulta installata
ma non attiva per problemi con l’allaccio alla rete elettrica, mentre a Capaci
si aspetta l’autorizzazione edilizia da parte dell’Amministrazione comunale.
Sono trascorsi 3 mesi dall’avvio della procedura di indagine e ben 7 anni da
quando le centraline avrebbero dovuto entrare in funzione in virtù
dell’autorizzazione ambientale rilasciata all’impianto. Nel frattempo i
cittadini non possono neanche sapere che cosa respirano ed in che quantità, a
causa del fatto che le amministrazioni locali e regionali non sono state in
grado di garantire nel corso degli anni il rispetto delle norme a tutela di
ambiente e salute. Le responsabilità di queste gravi mancanze – concludono
i parlamentari M5S – sono attualmente al vaglio della Procura di Palermo
che abbiamo informato già diversi mesi fa”.
A CURA DEL COMITATO CITTADINO ISOLA PULITA DI ISOLA DELLE
FEMMINE
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